Assenteismo dipendenti

Molto spesso le assenze dal lavoro non nascono da una vera necessità ma costituiscono solo l’occasione per svolgere altre attività.
Tali assenze comportano un grave danno per il datore di lavoro che però ha gravi difficoltà a verificare dalla sola documentazione consegnata se le giustificazioni fornite dal lavoratore siano credibili o meno.
Si tratta di controlli che l’azienda richiede per verificare se la persona in malattia sia veramente malata e non svolga altri lavori durante il riposo o per accertare una eventuale inadempienza lavorativa del soggetto.

Lo svolgimento di un’altra attività lavorativa o extralavorativa da parte del lavoratore durante lo stato di malattia può giustificare il licenziamento perchè è idoneo a violare i doveri contrattuali di correttezza e buona fede nell’adempimento dell’obbligazione.

Laddove si riscontri che l’attività espletata costituisca indice di una scarsa attenzione del lavoratore alla propria salute ed ai relativi doveri di cura e di non ritardata guarigione, oltre ad essere dimostrativa dell’inidoneità dello stato di malattia ad impedire comunque l’espletamento di un’attività ludica o lavorativa giustifica il recesso del datore di lavoro.

Sentenza Corte di Cassazione, Sezione lavoro, 16196/2009

Non è vietato, quindi, all’imprenditore di verificare il corretto adempimento delle prestazioni lavorative al fine di accertare mancanze specifiche dei dipendenti già commesse o in corso di esecuzione (Cass., Sez., Lav., 18 febbraio 1997 n. 1455)

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